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Legge elettorale, parte importante di un nuovo riformismo

Con il nuovo clima politico da cui è sorto il governo Monti, che di fatto ha archiviato lo schema della “seconda repubblica”, paiono esserci le condizioni per imbastire una seria proposta di riforma della legge elettorale.
In una fase di sconvolgimento della stessa composizione della società c’è bisogno di ridare una forte rappresentanza ai ceti lavoratori per evitare che il tracollo della classe media trascini con sé anche quello del nostro modello democratico.

Dopo Todi un impegno comune: superare il maggioritario

Il berlusconismo esige certo una risposta sul piano etico e culturale, ma per essere superato implica anche una iniziativa sul piano del modello istituzionale e di quello della legge elettorale.
Il contributo al superamento del maggioritario, per consolidare un bipolarismo fondato sulla diversità dei progetti politici, in questa fase è il miglior servizio che forze diverse di orientamento cattolico potrebbero fare al Paese, senza rimettere in discussione il loro legittimo pluralismo e senza pensare a nuovi partiti.

Da Todi idee per un nuovo bipolarismo

Superare il maggioritario per salvare il bipolarismo che sia reale espressione degli orientamenti dell’elettorato, un nuovo bipolarismo ad alto tasso di rappresentanza dei ceti lavoratori e popolari.
Senza questo maggioritario Berlusconi sarebbe stato poco più di una meteora nella politica italiana.

Un referendum per voltare pagina

Un salto all’indietro il ritorno al mattarellum.
La pietra angolare su cui si costruisce il post-berlusconismo è una nuova legge elettorale che non ricalchi o peggiori i limiti di quella attuale, ma che sia più compatibile con le caratteristiche del nostro sistema politico.
Dal prossimo convegno di Todi può venire un significativo contributo per porre le basi per un nuovo bipolarismo, affrancato dal maggioritario.

Il Manifesto dei cattolici per la “Buona politica”

L’iniziativa di Acli, Cisl, Mcl, Confartigianato, Confcooperative, Coldiretti e Compagnia delle Opere. Andrea Olivero (Acli): un progetto di cambiamento per aprire uno scenario nuovo nella politica.

Per uscire “dalla riproduzione oligarchica delle classi dirigenti” il Manifesto propone “l’adozione di una legge elettorale su base proporzionale, garantendo la rappresentanza parlamentare ai partiti politici che abbiano ricevuto un adeguato consenso e vincoli di coalizione che favoriscano la stabilità dei Governi”.

Oltre il berlusconismo, oltre la “seconda repubblica”

Una nuova legge elettorale sul tipo di quella indicata dal costituzionalista Satta per una strategia che guarda al dopo Berlusconi e che segni il passaggio dall’attuale modello plebiscitario ad una autentica democrazia rappresentativa.
Il pluralismo politico dei cattolici non dipende dalle leggi elettorali bensì dai processi politici. Anziché lamentarsi delle manovre al centro, meglio per i cattolici del Pd prodigarsi per dare a questo partito un’identità plurale ed aperta verso il centro.