Una politica che non dimentichi gli anziani

L’ultimo rapporto dell’Istat conferma una tendenza che va avanti dagli anni Novanta, ovvero che ci sono sempre più anziani nel nostro Paese e che le nascite sono al minimo storico. Abbiamo il più alto indice d’invecchiamento. La popolazione invecchia e solo grazie agli stranieri riusciamo a oltrepassare l’asticella dei sessanta milioni. Un bilancio demografico fortemente condizionante. Nel Veneto, ma è quanto accade in tutta Italia, un quarto della popolazione ha già più di 65 anni e in molti casi si tratta di persone sole, spesso bisognose, che vivono con meno di 1.000 euro lordi al mese.

I partiti comunichino la volontà di invertire questa triste tendenza. Siamo molto preoccupati della assenza da questa campagna elettorale di proposte sul futuro dello stato sociale oggi fortemente azzoppato dai tagli delle ultime finanziarie, che inevitabilmente si sono tradotti in sforbiciate ai servizi socio assistenziali”.

La condizione della popolazione anziana entri in questa campagna elettorale sia per rispondere ai problemi di chi tanto ha dato a questo nostro Paese che per il rilancio dello sviluppo della nostra penisola.

Assieme a politiche che creino le condizioni perché in Italia si ritorni a fare figli i riflettori della politica devono spostarsi sulle condizioni di vita, di salute e sui bisogni di questa fascia di persone più deboli.

La necessità di dare risposte ai bisogni della popolazione anziana e da noi fortemente sentita. Abbiamo bisogno di politiche che si concentrino sulla difesa del potere d’acquisto delle pensioni, spesso di annata per il blocco dell’indicizzazione, sul fisco ampliando la no tax area, sulla definizione di un welfare più efficace, inclusivo e attento alle esigenze di questa fascia di persone più deboli, non solo per ragioni di equità sociale ma anche per rilanciare l’economia e sostenere chi è ormai alla canna del gas”.

Insomma, interventi concreti e politiche adeguate ad affrontare la sfida dell’invecchiamento della popolazione che sappiano cogliere le opportunità della débacle demografica in corso.

La Federazione Anziani e Pensionati invita tutti il 4 marzo a recarsi ai seggi non solo per esercitare un diritto conquistato con lotte e pagato a carissimo prezzo da tanti italiani, ma per riscrivere il futuro di un Paese che sembra rassegnato e incapace di cambiare.

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