“B” come …….

È solo la seconda lettera dell’alfabeto: “B”. Eppure, per gli italiani deve avere un fascino particolare, è un attrattore irresistibile, specie negli ultimi tempi. Qualcuno penserà che è una considerazione alquanto bislacca. Forse. Di certo è arbitraria e opinabile, ma ce ne serviamo come espediente letterario per parlare in tono semiserio di tre faccende di attualità che potrebbero avere rilevanza piuttosto elevata per il nostro Paese, partendo dalla più recente (e forse numericamente meno rilevante) per arrivare alla più datata e persistente, nonché potenzialmente più gravida di conseguenze.

B come Bitcoin. È il fenomeno finanziario del momento, tra moda e speculazione, tra frenesia antisistema e rischio di truffa epocale. Tutti ne parlano, pochi sanno realmente cosa siano, nessuno (nessuno!) sa chi li ha inventati, o meglio chi si nasconda dietro allo pseudonimo Satoshi Nakamoto, colui che ha creato nel 2009 questa criptovaluta. Intanto, cos’è una “criptovaluta”? in breve, è una valuta digitale, che si basa sulla tecnologia della crittografia per convalidare le transazioni e per la stessa generazione della “moneta”, anche se in questo caso la definizione è impropria, poiché non ha una sua fisicità e non è sottoposta al controllo di alcuna autorità centrale, tipo la Fed per il dollaro o la Bce per l’euro. Gli esperti preferiscono definirla “mezzo di scambio” e sottolineano la sua estrema volatilità, cioè la caratteristica di acquisire e perdere valore con sbalzi estremamente ampi, impensabili per una moneta o un titolo tradizionali. Basti pensare che a inizio ottobre valeva meno di 5.000 dollari, a metà dicembre ha superato i 19.000, per poi crollare intorno agli 11.000 a gennaio, un saliscendi da infarto, più simile al gioco d’azzardo che all’investimento. Eppure un certo numero di italiani ha deciso di metterci i propri soldi, almeno in parte. Forse individui particolarmente tecnologici, in grado di decifrare i complessi meccanismi che regolano emissione e corso delle criptovalute. Più probabilmente qualcuno abbagliato dal miraggio di facili guadagni, magari gli stessi che “io delle banche non mi fido” e vorrebbero uscire dall’euro, che secondo loro è causa di tutti i nostri mali economici. Salvo poi usare i propri soldi per comprare qualcosa che non sai cos’è, come funziona, chi lo emette e chi lo controlla. In compenso, ti garantisce l’anonimato, caratteristica estremamente attrattiva per chi cerca di sfuggire al fisco o, peggio, deve “ripulire” capitali derivanti da affari non esattamente legali. Un ulteriore fattore su cui riflettere, prima di ritrovarsi dentro un’altra “B”, quella di “Bolla speculativa”.

B come Bufale. Da anni ne girano a centinaia su internet, ma gli italiani sembrano rendersene conto solo ora, dopo che gli americani ce le hanno presentate come fake news. Sono le Bufale, notizie false, inventate di sana pianta, alle quali abboccano migliaia di “navigatori” del web, ai quali si addice pienamente la definizione di “webeti”, creduloni 2.0 che magari non si fidano degli organi di informazione tradizionali, ma si bevono qualunque scemenza passi su internet, corredandola dell’immancabile “mi piace” di approvazione. Non solo: in genere, condividono la Bufala con altri utenti, e magari la commentano anche in maniera enfatica, indignata, offesa, incredula. Insomma tutto, tranne che fare l’unica cosa sensata: verificare. In questo modo, la rete si è riempite di notizie fasulle, rimbalzate milioni di volte da “navigatori” privi di bussola di discernimento, a volte semplici burle, più spesso con fini propagandistici. Appartengono a questo secondo filone le Bufale offensive e infamanti che hanno più volte colpito la Presidente della Camera Boldrini, uno dei bersagli preferiti dai creatori di notizie-spazzatura sul web. Alla rappresentante della terza carica dello Stato è stata persino attribuita una sorella dedita a traffici coi migranti. Peccato che la foto fosse quella di un’attrice e la notizia priva di fondamento, come tutte le altre che attaccavano la Boldrini, la quale, stufa di queste aggressioni via internet, ha iniziato a dare corso a querele e denunce, cosa che pare aver ridotto drasticamente tali episodi. Se vi capitasse di leggere una notizia che vi indigna e sconvolge, prima di partire in quarta verificate, non è difficile: basta digitare su un motore di ricerca internet le parole-chiave del messaggio, aggiungendo, dopo una virgola, la parola “Bufala”.

B come Berlusconi. Dopo aver parlato di Bufale, è consequenziale parlare della “B” più datata e famosa, Berlusconi, il più grande dispensatore di Balle Megagalattiche della recente storia italica, l’uomo che ha fatto decine di promesse mai mantenute e che dice a ogni interlocutore ciò che vuole sentirsi dire: alla vecchina povera che aumenterà le pensioni, al giovane disoccupato che creerà un milione di posti di lavoro, all’industriale che introdurrà la flat tax, un’imposta unica bassissima, a tutti che diminuirà le tasse. E all’Europa che farà questo miracolo dal costo di decine di miliardi di euro rispettando gli strettissimi parametri di bilancio imposti dall’UE, mentre il suo principale alleato Salvini dice l’esatto contrario. Tutto e il contrario di tutto, sparate colossali non di rado smentite il giorno dopo con la frase di rito “sono stato frainteso”, come accaduto decine di volte. Una replica di un copione già più volte andato in scena, ma evidentemente un approccio sempreverde, perché trova ogni volta un pubblico disposto a credergli, e soprattutto a (ri)votarlo. La forza di Berlusconi, in effetti, sta in due caratteristiche, una soggettiva e l’altra oggettiva: la soggettiva è la capacità di mentire senza ritegno, con una faccia tosta incredibile; quella oggettiva, assai più preoccupante, ma drammaticamente evidente, è che gli italiani sono un popolo senza memoria. Non tutti, certo. Ma tanti, troppi. Gente che non ricorda che certe promesse sono già state fatte molte altre volte – e mai mantenute – da quest’uomo che, negli ultimi 25 anni, è colui che più a lungo ha governato il Paese, senza un minimo miglioramento, anzi sbriciolando la nostra credibilità internazionale e portandoci sull’orlo del fallimento, nel non lontano 2011. Eppure, le sue Balle spaziali funzionano ancora, tanto da farlo salire nei sondaggi al pari del suo alleato, quel Salvini color verde Lega che fa discorsi con sfumature di nero, che ricordano tanto, troppo, quelli di un altro “B”, un certo Benito.

Ecco, se gli italiani, come sembra dagli attuali sondaggi, manderanno davvero in maggioranza il Re delle Bufale, alias Berlusconi, e il nuovo aspirante Benito, alias Salvini, prepariamoci a Brutti tempi. A meno che l’articolo che avete appena letto non sia a sua volta una Bufala, una Burla di qualche Buontempone…

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