Un uomo contro una Nazione

Alfano e Letta dialogano in una riunione del governo

Alfano e Letta dialogano in una riunione del governo

Deve esserci qualcosa di straordinario nella semplice idea che una persona trovata colpevole di un crimine debba pagarne il giusto fio: eppure, tutta l’idea di giustizia retributiva su cui è costruito il sistema morale e quello giuridico dell’Occidente parte proprio da questa semplice idea, che peraltro viene generalmente applicata anche quando la persona giudicata rea si dichiara innocente.

E invece no, sembra che vi sia in questo nostro Paese qualcuno che ritiene di essere al di sopra delle leggi e dell’ordinamento giuridico al punto tale non solo da spingere un Parlamento asservito a sfornare provvedimenti che gli permettano di prolungare ultra vires i processi che lo riguardano, fino alla sospirata data della prescrizione ( uno strano atteggiamento da parte di chi si considera innocente, che dovrebbe solo desiderare di essere giudicato ed assolto nel merito delle questioni) , ma, una volta condannato in due gradi di merito e con sentenza trovata regolare dalla Cassazione, spingersi ad invocare una sorta di “quarto grado” di giudizio interamente politico, ottenendo la grazia senza nemmeno averla richiesta, anche perché richiederla sarebbe implicita ammissione di colpa.

E’ probabile che non se ne renda conto, ma Silvio Berlusconi, che per tutta la sua vita dovendo scegliere fra il bene suo privato e quello pubblico ha scelto senza dubbi né esitazioni il suo, è in questo momento la più compiuta forma di eversore che esista nel nostro Paese. La Costituzione non permette i suoi soprusi? Allora è comunista e va cambiata. Le leggi sono un limite per i suoi appetiti? Allora le cambia, o cerca di evaderle. I giudici lo perseguono? Sono comunisti anche loro, ed i processi vengono sottoposti a nuove normative che , applicandosi come è ovvio erga omnes, non solo impediscono lo svolgimento dei processi di Berlusconi ma anche quelli di altri, gettando ancora più nel caos il sistema della giustizia italiana. In sostanza, lo si voglia o no, Silvio Berlusconi è diventato un problema per la Nazione nel suo complesso, giacché è evidente che la minaccia eversiva di far cadere il Governo e di bloccare le istituzioni in nome di una pretesa “agibilità politica” che significa impunità assoluta a prescindere dal merito delle questioni per cui Berlusconi viene giudicato equivale all’anteposizione della sicurezza e del benessere di una persona a quello di tutti.

Certo, Berlusconi potrebbe farsi da parte e lasciar gestire il partito a qualcun altro, ma il problema è che lui è il primo a sapere quanto poco, politicamente e moralmente, valgano le donne e gli uomini di cui si è circondato, falchi, colombe o capponi che siano, e il peana che taluni servi nella carta stampata hanno levato all’idea di una successione familiare tramite la figlia Marina (che non sembra ambire ad un tale onore) costituisce solo l’ultima trincea dell’adulazione. E’ persino esilarante che taluni ignoranti, o bugiardi veri e propri, abbiano voluto tirare fuori a questo proposito il “precedente” statunitense dei Kennedy e dei Bush: gioverà ricordare a costoro né l’una né l’altra potente famiglia è mai stata proprietaria del Partito Democratico o di quello Repubblicano, nemmeno quando uno dei componenti del clan sedeva alla Casa Bianca, pur esercitando su di essi una certa influenza come tante altre componenti dei due partiti. Forza Italia, il PDL o comunque li si chiami sono invece espressione del patrimonio di Berlusconi e al di fuori di Berlusconi non esistono: questo è il dramma della destra italiana che rischia di diventare la tragedia di un Paese.

E’ ancora possibile che le minacce di crisi di Governo della destra siano in realtà armi spuntate, e questo si vedrà nel breve volgere delle prossime settimane, ma occorre che il Partito Democratico sia pronto ad ogni evenienza. Enrico Letta, all’atto di varare il suo Governo, chiarì in modo inequivocabile che non avrebbe governato ad ogni costo: è evidente che fra i costi inaccettabili da pagare rientra anche il tipo di eversione costituzionale che Berlusconi reclama .

Proprio per questo in sede congressuale – se sarà possibile tenere il Congresso – il PD dovrà definire una piattaforma in equivoca di una diversa idea dell’Italia che definisca l’azione del partito nel corso dei prossimi anni, e presieda al necessario rinnovamento di uomini e strutture aprendo e alle linee programmatiche per il passaggio elettorale che prima o poi si renderà necessario.

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