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Giorgio Acquaviva

La Chiesa, fra tristezza e speranza

Il mio cuore è triste, disse prima della resa ai bianchi invasori il grande Capo Giuseppe dei Nasi Forati. Lo stesso che all’inviato del governo di Washington spiegò così la diffidenza dei Nativi americani nei confronti della costruzioni di chiese di diverse denominazioni sui loro teritori: “Ci insegneranno a litigare …

Dal “disarmo bilanciato”, una nuova consapevolezza sociale?

Tempi difficili quellli che stiamo vivendo, ma anche tempi strani, con i toni del dibatito pubblico abbassati e un clima crescente di consapevole attesa. Dopo la dura fase 1, riusciranno la fase 2 e la fase 3 a centrare l’obiettivo di una “equità sostanziale”? Un’occasione di cambiamento anche per la società civile, puntando su un’Italia meno anomala e ingiusta di quella che conoscevamo.

Scrittori dal carcere, il caso di Opera

Il circuito carcerario è uno dei luoghi più contraddittori del nostro Paese. A fronte di una situazione “strutturale” drammatica (con risvolti anche di vere e proprie tragedie, fra i detenuti e fra le guardie), c’è un pullulare di “fatti umanizzanti”, che vanno nella direzione indicata dalla Costituzione che all’articolo 27 …

Il vescovo Angelo: da Sant’Anatalone all’apologia del rischio

Dalle parole finora pronunciate è venuta una coraggiosa “apologia del rischio”, che è “carattere strutturale della libertà”. Tanto più in una “situazione fluida” come quella attuale, in una “società plurale” in cui ci troviamo a vivere. Identificare l’universale che ci accomuna, lavorare per scelte politiche condivise per il bene comune. Parole che di questi tempi assumono un significato impegnativo e serio.