Dalla Segre a La Russa, vincono libertà e democrazia, la Costituzione antifascista


Di Alberto Mattioli

Discorso del presidente provvisorio del Senato Liliana Segre.

L’insediamento del Senato presieduto da Liliana Segre sopravvissuta agli orrori nazisti di Auschwitz che ha consegnato la guida a Ignazio La Russa storico missino certo fa impressione e discutere. Che una vittima della spietatezza nazifascista oggi si trovi a passare le consegne di seconda carica dello Stato ad un senatore che non ha mai nascosto le radici fasciste e’ uno scherzo del destino che significa una rivalsa di Mussolini ? E’ umano provare sconcerto e amarezza eppure oggi invece vince la liberta’, la democrazia e l’antifascismo. Vince la Costituzione. La Meloni, Presidente del Consiglio in pectore e Ignazio La Russa – uomo di legge tra l’altro – giurando sulla Carta assumono tutti i doveri e responsabilita’che essa prescrive e a cui vincola gli organi dello Stato e ciascun cittadino.

E come e’ noto la nostra Costituzione e’ antifascista sino a prescrivere l’impossibilita’ di ricostituire il nefasto partito che distrusse il Paese. La XII disposizione transitoria e finale della Costituzione Italiana vieta la riorganizzazione del Partito Nazionale Fascista; inoltre La legge 20 giugno 1952, n. 645 (la cosiddetta legge Scelba) in materia di apologia del fascismo, sanziona «chiunque fa propaganda per la costituzione di una associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità» di riorganizzazione del disciolto partito fascista, e «chiunque pubblicamente esalta esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche». Ma soprattutto perché ogni singolo articolo della Costituzione, a partire dalla parte in cui si dichiarano i principi fondamentali sui quali si regge la Repubblica, è scritto in modo trasparente in antitesi con le teorie e prassi del fascismo. E questo riconoscimento e giuramento si rinnovera’ tutte le volte che essi si troveranno a presiedere le cerimonie che ricordano i martiri per la lotta della liberta’, da quella del milite ignoto, a Sant’Anna di Stazzema, alle Fosse Ardeatine passando per il 25 aprile.

Possono mentire spudoratamente agli italiani e alla comunita’ internazionale e soprattutto dinnanzi al giudizio di Dio ? Sarebbe una ipocrisia di portata satanica. Ne saranno degni, saranno all’altezza del compito assegnato dagli italiani ? La Russa ha dichiarato che i conti con il passato sono stati chiusi con il congresso di Fiuggi che sancì l’abbandono dei riferimenti ideologici del vecchio Msi e che non c’e’ spazio per i nostalgici del ventennio. Analoghe le parole della Meloni chiamata a breve alla responsabilita’ dinnanzi alla Storia. Si auspica che il travagliato percorso che dalla marginalizzazione ha portato alla guida del governo abbia provocato una sincera conversione democratica. Certamente ci saranno balordi estremisti che penseranno di essere sdoganati e a loro tocchera’ con fermezza reprimere ogni possibile ambiguità. Sempre con cuore vigile, oggi dobbiamo ancora rendere omaggio alla democrazia, credere nei suoi valori e anticorpi che sono le leggi dello Stato ma che soprattutto siamo noi. La liberta’ vince sempre se vive ardententemente in noi.

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