Sviluppo sostenibile: a che punto è l’Italia? Le proposte del Rapporto Asvis

«L’Italia dimostra di essere ancora molto lontana dal percorso di sostenibilità delineato dall’Agenda 2030 e dagli impegni sottoscritti all’Onu un anno fa. Eppure sappiamo di non avere alternative per garantire un futuro al Paese». Lo ha affermato Enrico Giovannini, portavoce dell’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), presentando oggi alla Camera dei Deputati il Rapporto su “L’Italia e gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile”, che per primo analizza la situazione del nostro Paese rispetto ai 17 Obiettivi e 169 Target dell’Agenda 2030 adottata il 25 settembre 2015 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

L’ASviS che riunisce quasi 130 organizzazioni della società civile, offre alla politica italiana un insieme concreto di proposte per fare dello sviluppo sostenibile il paradigma di riferimento del nostro Paese. Bisogna agire con urgenza di fronte ad una situazione che vede nel Paese – ha ricordato Giovannini – «oltre 4,5 milioni di poveri assoluti, un tasso di occupazione femminile inferiore al 50%, oltre 2 milioni di giovani che non studiano e non lavorano; investimenti in ricerca e sviluppo di poco superiori all’1% del Pil, un rapporto tra ricchi e poveri tra i più squilibrati dell’area Ocse; un degrado ambientale forte soprattutto in certe zone del Paese; con il 36% di persone che vive in zone ad alto rischio sismico».

Con l’adozione dell’Agenda 2030 e dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile è stato espresso un chiaro giudizio sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo e si è superata l’idea che la sostenibilità riguardi solo l’ambiente. Al contrario, lo sviluppo sostenibile richiede l’adozione di una logica integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo: economica, sociale, ambientale e istituzionale. Per questo il Rapporto AsviS indica una strategia di Sviluppo Sostenibile che guidi le scelte di tutti gli operatori economici e sociali e l’adozione di immediati provvedimenti da inserire nella prossima Legge di Bilancio, in grado di avviare, da subito, cambiamenti positivi per gli aspetti su cui il nostro Paese è più indietro e di costituire un “Fondo per lo Sviluppo Sostenibile”, con il quale finanziare azioni specifiche.

Per affermare la centralità dello sviluppo sostenibile l’AsviS propone di inserire tale principio nella Costituzione, invitando il Presidente del Consiglio ad assumere un ruolo di guida nell’attuazione della Strategia alla cui preparazione sta lavorando il Governo, e di trasformare il Cipe nel ‘Comitato Interministeriale per lo Sviluppo Sostenibile’. Inoltre, invita il Parlamento a dedicare una sistematica attenzione all’Agenda 2030.

Il Rapporto dell’ASviS contiene approfondimenti analitici per ciascuno dei 17 Goal dell’Agenda 2030, nonché una rassegna delle strategie disegnate da altri paesi europei (Francia, Germania, Finlandia, Svizzera, ecc.), e illustra le proposte dell’Alleanza per interventi di natura istituzionale e legislativa, e per politiche economiche, sociali ed ambientali integrate.

Il Rapporto formula numerose proposte sulle politiche in diverse aree tematiche. In particolare sulla lotta a povertà e disuguaglianze il Rapporto considera prioritario il varo di un Piano nazionale di lotta alla povertà, basato su uno strumento universale e sulla razionalizzazione e armonizzazione degli altri sussidi esistenti, da attuare secondo un percorso pluriennale con il supporto degli enti locali, delle strutture pubbliche operanti sul territorio e del Terzo Settore, secondo quanto proposto dall’Alleanza contro la Povertà in Italia, che figura tra i soggetti aderenti all’AsviS.

Il Rapporto indica, inoltre, la necessità di una strategia per lo sviluppo urbano sostenibile e chiede l’approvazione di una legge sul consumo di suolo secondo standard europei. Nell’ambito della cooperazione internazionale l’Italia deve avanzare in maniera decisa verso il rispetto degli impegni internazionalmente assunti con riferimento all’Aiuto Pubblico allo Sviluppo ed adottare gli Obiettivi dello sviluppo sostenibile come quadro concettuale per la scelta degli interventi.

Il Rapporto ASviS è stato realizzato grazie al contributo degli esperti impegnati negli organismi aderenti all’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, organizzati in gruppi di lavoro tematici.

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