Salvezza: il racconto di chi fugge e di chi si salva

Un libro urgente e necessario, questo è “Salvezza” di Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso (Feltrinelli Comics). Necessario perché ci parla della nave Aquarius, balzata all’onore della cronaca proprio in questi giorni, e perchè rimette nella giusta prospettiva una vicenda – quella dei salvataggi di profughi in mare da parte delle ONG – che nel corso del 2017 è stata strumentalizzata a fini politici, colpevolizzando organizzazioni umanitarie il cui scopo era unicamente quello di salvaguardare la vita di persone costrette a fuggire dai propri Paesi. Urgente perché dà voce all’urgenza dei protagonisti, sia operatori umanitari, sia profughi tratti in salvo, di raccontare le proprie storie, in gran parte ignote all’opinione pubblica, bombardata mediaticamente da versioni manipolate per interesse politico ed elettorale. Il tutto veicolato in forma innovativa, attraverso un reportage a fumetti, dove le immagini supportano le parole all’interno di una narrazione fedele e didascalica dell’esperienza dei due autori, lo sceneggiatore Rizzo e il disegnatore Bonaccorso, imbarcati per 19 giorni sulla nave Aquarius di SOS Méditerranée, impegnata in operazioni di soccorso col supporto medico di MSF.

Un’esperienza forte, dove non ci si può limitare ad annotare la cronaca degli avvenimenti, ma ci si trova coinvolti in un crescendo di supporto pratico, ma soprattutto di empatia, prima con gli operatori, poi coi disperati issati a bordo col loro carico di dolori, paure e speranze. Ne emerge un ritratto spontaneo di uomini e donne comuni che sentono e vivono la necessità di aiutare persone in difficoltà, andando a recuperarli da quei pezzi di plastica galleggiante che impropriamente vengono definiti “gommoni”. Mentre dall’altro lato affiorano tragedie, atrocità e barbarie vissute dai profughi pochi chilometri più a Sud, sull’altra sponda del Mediterraneo, dove è in atto l’ennesimo genocidio che fingiamo di non vedere, voltando la testa verso i nostri egoismi. Ma “Salvezza” ci racconta le loro storie, uno squarcio di verità necessaria sul dramma della migrazione forzata e sulla solidarietà che va ad accoglierla già in mare.

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