Quirinale, elezione cruciale per il Paese, grande la responsabilità del Pd

Il nostro Paese purtroppo versa in grave degrado morale, culturale, amministrativo, economico e politico. I fattacci di Roma offendono i cittadini alimentando paure e quindi sfiducia che rafforzano “l’antipolitica” oltre a provocare un ulteriore gravissimo danno di credibilità internazionale. In Europa le nostre legittime critiche alla politica del rigore scontano questo grave difetto. Al degrado ambientale del territorio si aggiungono ogni giorno pessimi episodi (che investono tutti i settori e categorie della vita pubblica) corruttivi che evidenziano come ormai i partiti, le giunte (chi più chi meno) e la pubblica amministrazione non costituiscano più efficaci barriere. Il sistema giudiziario, già gravato da anni di arretrati, si trova ormai ad essere l’ultimo baluardo con tutti i limiti delle emergenze e dei sovraccarichi di lavoro che ne derivano oltre a rischiare talvolta di esondare dalle sue competenze. In questo contesto il Pd a guida Renzi, risulta oggi l’unico partito cui affidare le speranze di poter governare la difficile situazione. Per merito suo ma anche oggettivamente per il contesto complessivo di sgretolamento dell’offerta politica alternativa perlopiù di sola protesta (comprensibile ma pericolosa), il PD ormai governa il Paese a tutti i livelli e questo è da un lato anche preoccupante in quanto lo sovraccarica di enormi responsabilità. Perché se fallisce vi è il rischio di una crisi di sistema. Il PD deve esercitare una attenzione assidua sulla qualità e operato dei propri eletti ed amministratori oltre a richiamare ad una netta separazione tra politica e gestione degli enti dove ancora si registrano commistioni. Certamente sono fondamentali le risposte del Governo in tema di riforme e soprattutto di inversione della crisi economica e del lavoro. Ma dal punto di vista della tenuta del paese e della credibilità internazionale, l’imminente passaggio della elezione del Presidente della Repubblica costituisce uno snodo esiziale. Sapranno il Presidente del Consiglio, il partito e i gruppi parlamentari, gestire con ferma sapienza questo snodo evitando le drammatiche circostanze che costrinsero alla rielezione del Presidente Napolitano ? Qui si gioca la tenuta del sistema e la credibilità del Pd. Quindi l’unità del partito e la sua disponibilità al complesso lavoro di tessitura politica, in questo delicato frangente sono elementi fondamentali. Certo un Presidente in qualche modo si può sempre eleggere ma più che mai in questo momento, le sue qualità e caratteristiche, le modalità e tempi di elezione saranno la cartina di tornasole per misurare la qualità della classe dirigente politica e quindi la sua dignità e credibilità. Un dovere e una responsabilità enorme da esercitare nel supremo interesse dell’Italia. Se così non sarà ebbene sapere che tutto può succedere perché -dobbiamo migliorare- ma come vediamo possiamo ancora tanto peggiorare. Per favore auguriamoci tutti il meglio possibile e si agisca di conseguenza.

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