L’astensionismo cresce perché la Politica non risolve

Dedicato a chi paga tutte le tasse, a chi rispetta le regole democratiche, a chi rispetta le file e a chi non cerca l’amico per saltarle, a chi rispetta le leggi, a chi crede ancora nella meritocrazia, a chi si fida delle competenze altrui, a chi si impegna in prima persona senza chiedere nulla in cambio, a chi dona senza ricevere, a chi non aspetta il solito condono, a chi si ferma davanti a chi soffre, a chi antepone il bene della comunità rispetto alle proprie convinzioni e scelte, a chi si impegna ogni giorno nella propria comunità e per il bene della nazione, a chi rispetta il prossimo, a chi non urla e a chi non usa la forza fisica o quella derivata dai propri poteri per persuadere l’interlocutore.

Questo articolo è dedicato alla maggioranza silenziosa di questo Paese, una maggioranza fin troppo silenziosa, fatta di persone perbene che troppo spesso pagano per tutti.

Noi siamo la maggioranza degli italiani, non siamo né fessi, né stupidi.

Questa maggioranza è rappresentata politicamente? Lo chiedo perché quando i governi e le relative maggioranze parlamentari propongono condoni e bonus a pioggia, il mio stato d’animo vacilla e non penso di essere il solo a soffrire di questa “patologia del fesso”.
Quando si fa poco o nulla per il divario tra adulti e giovani, uomini e donne, sud e nord, l’astensionismo cresce perché la Politica non risolve.
Quando la giustizia non interviene, oppure interviene tardivamente, nei confronti di un individuo che si è approfittato della nostra buona fede, la nostra fiducia nello Stato non può che essere ai minimi.
Potrei fare altri numerosi esempi, ma ognuno di voi può pensare da sé a quando si è sentito travolto dalla “patologia del fesso”.
Chi si occupa della maggioranza silenziosa? Oppure non è indispensabile occuparsene, tanto è silenziosa e al voto vanno i “clienti”?
Le scene viste in questi ultimi giorni, per (non) decidere il Presidente della Repubblica, sono l’ultima tappa della seconda Repubblica, se così non fosse sarebbe l’ultima “chiama” per la nostra democrazia parlamentare. Se non riformiamo la Politica nessuno può sapere cosa accadrà al nostro Paese.
Bisogna ricostruire la politica partendo dalla legge elettorale, solo così avremo una nuova offerta politica, condizione necessaria per salvare la nostra amata Italia.

“Uno dei compiti fondamentali del nostro partito è la moralizzazione del costume politico. Ogni manifestazione, quindi, in contrasto con questa essenziale funzione dovrà essere nettamente combattuta”. (Alcide De Gasperi, 29 Giugno 1944).

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