Pensionati, tartassati

Anche la Federazione Anziani e Pensionati Acli del Veneto risponde all’appello della Fap nazionale e aderisce alla manifestazione nazionale dei pensionati “Dateci retta” che si terrà il prossimo 1 giugno a piazza San Giovanni a Roma. L’iniziativa, organizzata dai sindacati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, si propone di protestare contro alcune scelte del Governo e per ribadire che gli anziani sono una risorsa e non un peso, una risorsa per la famiglia, un’opportunità per la società.

I motivi profondi che hanno portato l’associazione dei pensionati del sistema Acli a scendere in piazza sono molteplici ed è difficile riassumerli in poche righe.

Il 31 dicembre 2018 sarebbe decaduta la norma che rivalutava le pensioni in base a 5 fasce di importo e si sarebbe dovuti tornare alla piena perequazione. Invece, l’attuale esecutivo, a detta di qualcuno “del cambiamento”, non ha resistito alla tentazione di far cassa, ancora una volta, con le pensioni e ha rispolverato un classico già collaudato dai precedenti Governi: il taglio dell’indicizzazione degli assegni pensionistici. Il mancato recupero totale dell’inflazione produrrà un calo dell’assegno riscosso da molti pensionati. Dal primo gennaio 2019, dopo 8 anni di “castigo”, i pensionati sopra i 1.500 euro lordi, sicuramente non ricchi, speravano di tornare a prima della Fornero e invece, ancora una volta si distribuisce povertà, esasperando l’agonia di molte famiglie.

La condizione di sofferenza delle persone non autosufficienti in prevalenza anziani, a seguito di patologie invalidanti e del pesante coinvolgimento delle loro famiglie, ha raggiunto livelli non più sostenibili. Per molti anziani è sempre più difficile garantire l’accessibilità economica delle cure sanitarie e curarsi per molti anziani è diventato un lusso. Servono più risorse e superare le liste d’attesa e abolire i ticket. Stiamo assistendo ad un attacco al diritto alla salute attraverso lo smantellamento della sanità pubblica a favore dei privati

Nulla è stato previsto, inoltre, sul fronte delle tasse. Ogni mese una buona parte della pensione degli italiani, se ne va sotto la voce tasse, riducendo alla fame coloro che fanno i conti con una pensione davvero misera e troppe volte, non sufficiente per arrivare alla terza settimana del mese. Ricordo che in Italia oltre cinque milioni di pensionati percepiscono meno di mille euro al mese.

Le pensioni sono considerate redditi di lavoro dipendente e come questi ultimi, sono sottoposte ad una serie di tassazioni, facendo sì che i pensionati alla fine paghino le tasse in misura maggiore rispetto ai lavoratori dipendenti.

Print Friendly, PDF & Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.